LA GOLOSITÀ E L’ECCESSO OPPOSTO – 2 Agosto 2019

(Passione e virtù secondo san Francesco d’Assisi e i Padri della Chiesa)

         La malattia spirituale non sta nel dare al proprio corpo ciò di cui ha bisogno, ma sta nel fatto di essere dipendenti dal proprio desiderio, di essere occupati dal pensiero del bisogno. Secondo i Padri: Detestare gli alimenti come cose cattive in se stesse sarebbe un’abominazione, una pura diavoleria (Diadoco di Fotica).
         Dopo la refezione, il beato Francesco disse a tutti gli altri frati: “Fratelli miei, io così dico a voi: che ognuno tenga conto della propria condizione fisica. Se uno di voi riesce a sostenersi con meno cibo di un altro, non voglio che chi abbisogna di un nutrimento più abbondante si sforzi di imitare l’altro su questo punto; ma adeguandosi alla propria complessione, dia quanto è necessario al suo corpo. Come ci dobbiamo trattenere dal soverchio mangiare, nocivo al corpo e all’anima, così, e anche di più, dalla eccessiva astinenza, poiché il Signore preferisce la misericordia al sacrificio” (CA 50: FF 1568).

(Suzanne Giuseppi Testut)

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