PREFERIVA L’UMILTÀ – 27 Luglio 2019

         (Passione e virtù secondo san Francesco d’Assisi e i Padri della Chiesa )

         Non sono le parole che ci offendono, ma è il nostro orgoglio, la buona opinione che abbiamo di noi stessi, che si ribella (Basilio Magno, “Omelie”). Se riusciamo a prenderne coscienza, possiamo dire: “Non è l’altro che mi fa male. È Dio che sta mettendo il dito su ciò che devo curare dentro di me”.
         Francesco ha colto particolarmente bene l’importante della non violenza contro la vanagloria e l’orgoglio. Per il suo progetto di vita comunitaria, è giunto perfino a non far valere nessun diritto pubblico e soprattutto nessun diritto ecclesiastico, vietando ai frati di farli valere: Comando fermamente per obbedienza a tutti i frati che, dovunque si trovino, non osino chiedere lettera alcuna di privilegio nella curia romana, né a favore di chiesa o di altro luogo né sotto il pretesto della predicazione, né per la persecuzione dei loro corpi; ma dovunque non saranno accolti, fuggano in altra terra a fare penitenza con la benedizione di Dio.
         Francesco d’Assisi preferiva vincere le avversità con l’umiltà che con l’autorità della legge (Giordano 13: FF 2335).

 (Suzanne Giuseppi Testut)

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