La sensibilità dello spirito (nous) è un gusto esatto di ciò che si discerne. Come infatti con il senso corporeo del gusto, quando godiamo buona salute, discerniamo senza errore le cose buone dalle cattive e ci indirizziamo verso quelle che ci fanno bene, così anche il nostro spirito, quando comincia a muoversi nella piena salute e in un grande distacco, può sentire abbondantemente la consolazione divina senza mai farsi prendere da quella opposta. Come il corpo, infatti, per gustare le dolcezze della terra possiede l’infallibile esperienza del senso, così anche lo spirito, quando esulta al di sopra dei consigli della carne, può gustare senza errore la consolazione dello Spirito santo.
(Diadoco di Fotica)