IL CORAGGIO DI ESSERE FRAGILI – 28 Marzo 2019

         Tutto è fragile e caduco in questo mondo, tranne Dio, che resta fedele e stabile in perpetuo. Chi ha familiarità con la Bibbia sa che egli è spesso paragonato a una rocca o una roccia: «Signore, mia roccia, mia fortezza, mio liberatore», dice Davide nel suo canto (2Sam 22,2). E Dio non è solo forte, stabile come roccia e potente, ma onnipotente. Così lo confessa la nostra fede cristiana nel primo articolo del Credo.
         Tutto questo è verità, tuttavia si può parlare anche del Dio «debole» e «fragile» senza paura di contraddirci, perché in Dio l’onnipotenza e la debolezza non sono alternative ma due facce della stessa medaglia. La chiave di lettura ce la dà l’apostolo Paolo quando ai Corinzi scrive:«Infatti ciò che è stoltezza di Dio è più sapiente degli uomini, e ciò che è debolezza di Dio è più forte degli uomini» (1Cor 1,25). Che cosa siano stoltezza e debolezza è chiaro dal contesto: sono la croce del suo Figlio.

(Alberto Curioni)

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