IL MONACHESIMO IN ORIENTE – 5 Febbraio 2019

INCESSANTE CONVERSIONE
         Lo sguardo del monaco si abitua a contemplare Cristo anche nelle pieghe nascoste della creazione e nella storia degli uomini, essa pure compresa nel suo progressivo conformarsi al Cristo totale.
         Egli si lascia riconciliare con Cristo in un incessante processo di conversione: nella coscienza del proprio peccato e della lontananza dal Signore, che si fa compunzione del cuore simbolo del proprio battesimo nell’acqua salutare delle lacrime; nel silenzio e nella quiete interiore ricercata e donata, dove si apprende a far battere il cuore in armonia con il ritmo dello Spirito, eliminando ogni doppiezza o ambiguità. Questo divenire sempre più sobrio ed essenziale, più trasparente a se stesso, può farlo cadere nell’orgoglio e nell’intransigenza, se arriva a ritenere che ciò sia il frutto del suo sforzo ascetico. Il discernimento spirituale, nella continua purificazione, lo rende allora umile e mansueto, cosciente di percepire solo qualche tratto di quella verità che lo sazia, perché è dono dello Sposo, Lui solo pienezza di felicità.

 (dalla “Orientale lumen” di Giovanni Paolo II)

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