IL FIGLIO INNALZATO – 14 Settembre 2018

«Bisogna che sia innalzato

il Figlio dell’uomo».

Gv 3,14

         Il brano contrappone la nostra pretesa di scalare e conquistare il cielo all’umiltà di Dio che scende in terra e si concede a noi.
         Come il serpente di bronzo, innalzato da Mosè nel deserto, guariva chi era morso dai serpenti (Nm 21,8s), così il Figlio dell’uomo innalzato ci guarisce dal veleno dell’antica menzogna che ci ha allontanati da Dio, facendoci ritenere invidioso, antagonista e vendicativo colui che invece è sorgente di vita e di libertà (cf. Gen 3,1ss).
         Gesù è il Messia, ma non corrisponde all’attesa di chi sogna un Messia potente che stermina i malvagi e premia i buoni (e chi si salverebbe?). È invece l’agnello di Dio che toglie il peccato del mondo, il Figlio dell’uomo innalzato, il Figlio di Dio crocifisso, che ci dona l’amore del Padre e ci rende figli, capaci di amare come simo amati.

(Silvano Fausti)

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