TESTIMONI DI SPIRITUALITÀ’ DELLA COMUNIONE – 10 Agosto 2018

Se accadesse – non sia mai! – che tra sorella e sorella
per una parola o un segno
talvolta nascesse occasione di turbamento o di scandalo
(Regola di Santa Chiara IX, 7)

 

Nelle relazioni umane i rapporti non sempre sono autentici. Possono essere dettati da competizione, gelosia, invidia, arrivismo, individualismo che minano la spiritualità di comunione a causa di una mancata maturità umana. La spiritualità della comunione è capacità di vedere innanzitutto ciò che di positivo c’è nell’altro per accoglierlo e valorizzarlo come dono di Dio; è saper fare spazio al fratello portando insieme gli uni i pesi degli altri. La vera natura dell’amore cerca sempre di più la felicità dell’altro, si preoccuperà sempre di più di lui, si donerà e desidererà  ‘esserci’ per l’altro.

Per curare la formazione umana bisognerebbe favorire un cammino spirituale autentico, attraverso cui la persona rende visibile l’assunzione consapevole della propria umanità abitata da Dio e la riconosce negli altri. Il riscontro della formazione umana si esprime con le qualità richieste in tutte le relazioni umane: educazione, gentilezza, sincerità, controllo di sé, delicatezza, senso dell’umorismo e spirito di condivisione, la lieta semplicità, la chiarezza e la fiducia reciproca, la capacità di dialogo, l’adesione sincera a una benefica disciplina comunitaria.

Scoprire in fraternità giorno per giorno la gioia di vivere, pur in mezzo alle difficoltà del cammino umano e spirituale e alle noie quotidiane, fa parte già del Regno. Questa gioia è frutto dello Spirito.

 

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