FELICI DI ESSERE SE STESSI – 11 Luglio 2018

         Ciascuno, con il suo segreto e il suo mistero, è chiamato a crescere. Molti indubbiamente non raggiungono una piena maturità, ma chiunque può avanzare almeno un poco nell’acquisizione di un’identità e nell’apertura agli altri. L’importante non è arrivare alla perfezione umana! Quello che conta, è mettersi in cammino compiendo gesti di apertura e di amore, gesti di bontà e di comunione. Ciascuno, oggi, nella sua situazione attuale, nel suo ambiente di vita e di lavoro, può compiere questi gesti.
         La crescita comincia quando superiamo il lutto di ciò che sognavamo di essere, quando accettiamo la nostra umanità, limitata e povera, ma anche bella. Il pericolo, per l’essere umano, è quello di voler essere diverso, di voler essere come un altro o addirittura di voler essere Dio. Invece si tratta di essere se stessi, con i propri doni, le proprie competenze, le proprie capacità di comunione e di collaborazione. È la condizione per essere felici.
         Ci sono persone che cercano sempre di raggiungere una posizione di maggior responsabilità e vivono nella frustrazione… fino al giorno in cui accettano di poter vivere felici svolgendo il loro ruolo, più umile e più semplice di quello che sognavano, ma conforme ai loro doni e alle loro capacità.

         (Jean Vanier, “Ogni uomo è una storia sacra”)

 

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