DIMORARE NELLA DEBOLEZZA E NELLA TENTAZIONE PER SPERIMENTARE LA GRAZIA – p. A. Louf – 14 Maggio 2018

Dio resta incrollabilmente fedele a noi: ebbene, questa fedeltà appare in maniera clamorosa nell’ora della tentazione. Non c’è fede che non sia tentata, come non c’è albero che non debba essere potato per portare più frutto (Gv 15,2). La Bibbia non ripete forse che la fedeltà di Dio si afferma, si rende visibile soprattutto nella tentazione? E inoltre, non ci ricorda forse quanto è necessario per noi attraversare la tentazione per crescere nella fede? Ascoltiamo Paolo: “Nessuna tentazione vi ha finora sorpresi se non umana; infatti Dio è fedele e non permetterà che siate tentati oltre le vostre forze, ma con la tentazione vi darà anche la via di uscita e la forza per sopportarla” (1Cor 10,13). Ma c’è soprattutto il famoso testo con il quale Giacomo inizia in modo così rude la sua lettera: “Miei fratelli, considerate piena letizia quando subite ogni sorta di prove, sapendo che la prova della vostra fede produce la perseveranza. E la perseveranza perfezioni l’opera in voi, perchè siate perfetti e integri, senza mancare di nulla” (Gc 1,2-4). 

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