NON ESTINGUANO LO SPIRITO DELLA SANTA ORAZIONE E DEVOZIONE – 9 agosto 2017

Non estinguano lo spirito della santa orazione e devozione
(Regola di Santa Chiara VII, 2)

 

Chiara non dimostra una separazione tra vita di preghiera e lavoro, anzi il lavoro è strumento per non estinguere lo spirito della santa orazione e devozione.

Quando si è unificati interiormente intorno alla persona di Gesù Cristo, non c’è frammentarietà nella vita personale e fraterna: il fondamento evangelico della vita consacrata va cercato nel rapporto speciale che Gesù, nella sua esistenza terrena, stabilì con alcuni dei suoi discepoli, invitandoli non solo ad accogliere il regno di Dio nella propria vita, ma a porre la propria esistenza a servizio di questa causa, lasciando tutto e imitando da vicino la sua forma di vita.

Fondate in Cristo, le sorelle povere possono essere, con il dono totale di sé a Dio, “memoria vivente del modo di esistere e di agire di Gesù come Verbo incarnato di fronte al Padre e di fronte ai fratelli”.

La dimensione contemplativa abbraccia tutta la vita umana vissuta in Dio. Il confronto con la Parola permette di assimilare i sentimenti di Cristo, per poter assumere, da persone unificate, la forma di vita evangelica nel quotidiano. L’ascolto della Parola diviene un incontro vitale e privilegiato con Dio, attraverso il metodo della lectio divina, che fa cogliere nel testo biblico la parola viva che interpella, orienta, plasma l’esistenza.

Non si può essere persone che rendono presente storicamente Dio con la propria esistenza, senza il continuo riferimento alla sua Parola. Se ciò vale per la vita del credente, a maggior ragione, per quella del consacrato, chiamato a coniugare senza sconti la fede con la vita: la Parola di Dio è alimento per la vita, per la preghiera, per il cammino quotidiano, il principio di unificazione della comunità nell’unità di pensiero, l’ispirazione per il costante rinnovamento e per la creatività apostolica. La preghiera e la contemplazione sono il luogo di accoglienza della Parola di Dio e, nello stesso tempo, esse scaturiscono dall’ascolto della Parola. Senza una vita interiore di amore che attira a sé il Verbo, il Padre, lo Spirito (Cfr Gv 14, 23) non può esserci sguardo di fede; di conseguenza la propria vita perde gradatamente senso, il volto dei fratelli si fa opaco ed è impossibile scoprirvi il volto di Cristo, gli avvenimenti della storia rimangono ambigui quando non privi di speranza.

Articoli consigliati