SEGNO DI MATURITÀ – 13 Luglio 2018

         Una mamma mi ha raccontato la storia del suo bambino, morto a cinque anni. A tre anni era stato colpito da una malattia che gli aveva provocato la paralisi alle gambe. Poi la paralisi aveva cominciato a invadere il resto del suo corpo. A cinque anni, il bambino non poteva muoversi dal suo letto, era cieco e totalmente paralizzato. Un giorno in cui sua madre stava piangendo accanto a lui, le ha detto: «Mamma, non piangere; ho ancora un cuore per voler bene alla mia mamma». Quel bambino, malgrado i suoi pochi anni, è morto con maturità. Un segno della maturità umana è la capacità di rallegrarsi di quello che si ha invece che lamentarsi di quello che non si ha. Uno dei segni dell’immaturità consiste nel lamentarsi per quello che non si ha e nel non rendere grazie per quello che si ha. Molte persone muoiono nell’accettazione e nella pace. Non è forse l’essenziale?

(Jean Vanier, “Ogni uomo è una storia sacra”)

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