“Beati i miti perché erediteranno la terra” indica forse una condizione sociale sfavorita (i poveri, gli sfortunati, gli oppressi), oppure un atteggiamento del cuore (gli umili, coloro che non usano violenza, che non sono prepotenti, che usano con moderazione dell’eventuale potere, che non prevaricano)? Credo che per mitezza si debba intendere la capacità di distinguere la sfera della materia, dove opera la forza, dalla sfera dello spirito, in cui agiscono la persuasione e la verità. Mitezza è la capacità di cogliere che nelle relazioni personali – che costituiscono il livello propriamente umano dell’esistenza – non hanno luogo la costrizione o la prepotenza ma sono più efficaci la passione persuasiva, il calore dell’amore.
Carlo Maria Martini