NEL DESIDERARE NON DIMENTICARE IL MEGLIO

Il meglio è figlio della insaziabilità, dei fantasmi del desiderio che si nutrono della lontananza dell’oggetto, della scissione radicale tra realtà e desiderio, sogno, immaginazione. Il meglio va ricondotto alla realtà, una spinta verso l’ampliamento di ciò che ci sta vicino, la spinta a una ricerca di ciò che è piccolo, modesto, umile, che non crediamo nemmeno possa essere desiderato e può scombinare le cose. Il desiderio contiene il soggettivo, ma coinvolge anche le collettività, il sogno di un mondo migliore, più giusto, in cui sia realizzata l’uguaglianza. Ogni desiderio però reca dentro sé la traccia della possibilità di uno scarto tra le cose come sono e come dovrebbero essere.

Laura Boella

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