Vorrei solo tenere per mano e poi lasciar andare, imparare a salutare, saper fare un passo indietro, esercitarmi all’inutilità, relativizzare ogni cosa, cantare l’invisibile, interrogare il desiderio, non sprecare nulla dell’amore e lasciarlo cantare, lasciarlo andare, sentirlo risorto. Vorrei imparare che tutta questa natura in cui sono immerso non è il ripetersi del ritorno dell’identico ma che tutto è sempre nuovo perché tutto scorre, perché tutto è raccolto. E io vorrei solo essere segno di questo, cammino esposto al vento e pregare per credere che sarò accolto e raccolto quando inciamperò nella morte, quando finalmente partirò. Perché bisogna anche desiderare di intraprenderlo il viaggio sai? Desiderare di andarsene, imparare a salpare. Per dar senso alla vita.
Alessandro Dehò