Francesco ebbe momenti in cui lo scoramento assunse altezze vertiginose come in quella notte che io chiamerei “la notte trasfigurata” di Francesco: nella capanna di S. Damiano soffrì tutti i dolori fisici immaginabili, ma era ancora il meno; un pungente e torturante dubbio sulla sua salvezza lo indusse a un acuto senso di disperazione. E finalmente, proprio in quella notte, il cielo parlò. Dio rivelò a Francesco che la sua salvezza era certa. Fu allora che compose l’inno più gioioso e ottimista che sia mai uscito da cuore umano: il Cantico di fratello Sole.
Come sparì la gravissima tentazione? Con un atto assoluto di abbandono, proprio come nel caso di Gesù e dei grandi uomini di Dio. Un giorno in cui era oppresso e piangente, udì una voce che diceva:
- Francesco, se avrai fede come un granello di senapa, dirai a quella montagna che si allontani verso il mare e ti obbedirà.
- Signore, che montagna è quella?
- La montagna della tua tentazione.
- Signore, – rispose Francesco – si faccia di me secondo la tua parola.
Quel giorno sparì definitivamente la tentazione. La pace ritornò nella sua anima, il sorriso sul suo volto, di nuovo e per sempre la gioia inondò la sua vita.
Mostrami il tuo volto, P. Ignacio Larranaga