DESIDERIO DI DIO – 31 Luglio 2019

         (Passione e virtù secondo san Francesco d’Assisi e i Padri della Chiesa)      

         San Massimo il Confessore dà della passione la definizione seguente:
La passione è un movimento contro natura dell’anima, conseguenza di un amore irragionevole o di un’avversione non consapevole per un qualsiasi oggetto sensibile.
         Finché le passioni hanno autorità su di noi, ci tiranneggiano mantenendoci in stato di schiavitù, ci spingono a una rottura della relazione con Dio. Se il nostro desiderio è rivolto a Dio, contempliamo lui. Rompendo la relazione, l’amore dell’uomo lascia da parte Dio e sceglie se stesso. Essendo deviato, il desiderio si muta in un bisogno di colmare un vuoto, trascinandoci così in un processo di compensazione alienante. Un evento della vita di san Francesco mette bene in luce tutto ciò.
         Ignorando ancora le disposizioni di Dio, decise di recarsi in Puglia, al servizio di un nobile conte, con la speranza di acquistare in questo modo quel titolo di cavaliere che la visione gli aveva indicato. Di lì a poco si mise in viaggio; ma appena giunto nella città più vicina, udì nella notte il Signore, che in tono familiare gli diceva: “Francesco, chi può giovare di più: il signore o il servo, il ricco o il povero?”. “Il signore e il ricco”, rispose Francesco. E subito la voce incalzò: “E allora perché lasci il Signore per il servo; Dio, così ricco, per l’uomo, così povero?“. Francesco allora: “Signore, che cosa vuoi che io faccia?”.

         (Suzanne Giuseppi Testut)

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