Ama chi ti è vicino come se fossi tu! Ma io, come mi tratto, come mi vedo, che relazione ho con me stesso? Mi ascolto?
Gesù invita ad andare ancora più in profondità per cercare il criterio dell’amore fuori di noi. Gesù ci invita a uscire dal nostro io per orientarci verso la fonte della nostra vita. Amare Dio vuol dire uscire dai miei deliri di onnipotenza. Vuol dire riconoscere che io non sono il primo, non sono l’origine di me stesso, non possiedo la mia vita. Amare Dio vuol dire riconoscere di essere davanti a Colui che desidera stare con me per sempre. Sono davanti a Colui che continuamente è disposto a perdonarmi. Ecco, è qui il criterio dell’amore. La vita diventa restituzione, risposta, responsabilità.
L’amore per Dio e per il prossimo sono la nostra ancora di salvezza perché ci svincolano dal nostro io. Senza questo amore non possiamo che impazzire nei nostri deliri, diventando schiavi delle nostre ragioni.
(Gaetano Piccolo)