DALL’ASCOLTO, IL SENSO – 23 Febbraio 2019

«Questi è il Figlio mio, l’amato: ascoltatelo!».

Mc 9,7b

                 L’uomo d’oggi ha una difficoltà radicale a scorgere un’altra dimensione nel cuore della realtà terrestre, così opaca, così pervasa dal male, dall’assurdo e dal negativo. Sembra che l’uomo d’oggi sia incapace a scoprire qualcosa, che stia al di sopra o al di sotto della sua esperienza quotidiana e che costituisca il senso di ciò che fa e subisce. Egli si sente intimamente ateo, privo di capacità a oltrepassare se stesso e la sua storia e a leggere i segni della presenza attiva di Dio nella storia, cogliendone il significato.
         Ma l’ascolto del Figlio di Dio, come ci viene indicato dalla voce che risuona dall’alto, compie il miracolo di dischiudere all’uomo il nuovo orizzonte. In tale ascolto tutta la realtà diventa trasparente: un mondo di segni, di cui si coglie il significato. Nell’ascolto di Gesù la realtà trova la propria consistenza ultima e il valore definitivo, e la storia cessa di essere una triste delusione. Perché in esse si scoprono la radice e il frutto del disegno di Dio: la radice è il legno della croce, ma il frutto è quello della vita.

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