La pratica religiosa ci fa pensare che la penitenza sia l’amore per una sofferenza, come se con il dolore possiamo comprare qualcosa. Ma in realtà la penitenza è far morire in noi, cioè mortificare ciò che ci impedisce di essere liberi. Quindi non è una sofferenza fine a se stessa, ma si tratta di mortificare quella parte di noi che ci impedisce di essere liberi. Ognuno di noi deve sapere che è in lotta con una parte della propria vita che impedisce l’esperienza della libertà, della gioia e del sentirci figli di Dio. Quando una persona vuole essere libera fa fatica ad essere libera e deve compiere delle opere -di penitenza- che mortifichino ciò che impedisce questa libertà.
(Don Luigi Maria Epicoco)