LA PREGHIERA È FORZA NELLA NOTTE – 11 Settembre 2018

«Ora avvenne

in quei giorni:

uscì egli verso il monte a pregare,

e stava pernottando nella preghiera di Dio».

Lc 6,12

         La preghiera è frutto di un esodo («uscì»). Il servizio di Dio è possibile dopo l’uscita dalla servitù degli idoli. Difatti si specifica che è «la preghiera di Dio», non una qualunque. Ci sono preghiere che non sono di Dio, bensì dei propri idoli -come quando lo preghiamo esponendo i nostri desideri con poca sollecitudine di ascoltare i suoi-. Perversione che succede spesso o quasi sempre. Inoltre questa preghiera, separata dagli uomini e vicina a Dio, si compie «di notte». Nella notte, quando il nulla avvolge tutte le cose, non c’è alternativa al sonno, mimesi della morte, che la vigilanza e la comunione con Dio. La notte è il fallimento o la verità dell’uomo: o ci si abbandona al vuoto della morte o nelle braccia di Dio, sorgente di vita.
         La preghiera è l’unica forza per superare la notte.

(Silvano Fausti)

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