IL PERDONO AGGIUNGE O TOGLIE QUALCOSA ALLA GIUSTIZIA? 

“Aggiunge, perché rimedia. Il perdono non sostituisce la giustizia. Restando sempre al caso Moro, il figlio Giovanni diede il perdono agli assassini del padre, ma con insistenza chiese giustizia. Paradossalmente chi perdona è ancora più libero di pretendere giustizia proprio perché è libero da qualsiasi sentimento di vendetta. Al contrario chiedere perdono non ha nessuna relazione con la giustizia. Pentirsi non deve essere una azione per avere uno sconto di pena, ma deve essere sganciato dalla convenienza. Non chiedo perdono perché ne trarrò un vantaggio, ma lo chiedo perché sono consapevole di aver arrecato un danno e non mi basta la pena che devo scontare, ma devo trovare il modo per rimediare a quello che ho fatto. Questo è il grande tema della giustizia riparativa. Anche la furbizia può essere una espressione del male, perché nasconde qualcosa all’altro. Se c’è un secondo fine dietro a quello che faccio, allora non sono sincero e anche la mia richiesta di perdono non lo è”.

(cardinale Matteo Zuppi)

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