DAL DOLORE ALL’AMORE – 3 Agosto 2018

Signore, rendimi calmo e staccato da tutto,

ma senza indifferenza.

Che io sia aperto e buono,

maturato dalla sofferenza,

pronto a dare agli altri quello che non ho avuto.

Non mi resta niente.

A che cosa ancora mi potrei aggrappare?

Eppure io vorrei che la gioia di ogni uomo

trovasse come un’eco nel mio cuore pacificato.

Piuttosto che soffrire senza utilità per nessuno

e aggravare ulteriormente le tristezze del mondo,

vorrei che da tutte le lacrime che ho versato,

mi venisse il potere di comprendere gli altri,

fino nell’intimo del loro essere,

là dove sono veramente se stessi, là dove aspettano l’amore.

Vorrei che il mio dolore servisse a qualcosa.

(Lucien Jerphagnon)

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