UNA MANO TESA – 30 Gennaio 2018

Siamo tutti degli ’emarginati’. L’emarginato ha l’impressione di non poter essere amato nel suo essere profondo, di essere incapace di riuscire nelle sue attività. Questa immagine frantumata di se stesso tra ciò che fa e ciò che è la sua persona profonda, genera in lui un mare di disgusto e di tristezza. Forse anche la morte sarebbe più dolce rispetto a questo genere di morte interiore, rispetto a questa angoscia che rende incapaci di mangiare e di dormire (o il contrario: non si fa altro che mangiare e dormire, si ha bisogno dell’alcol e delle droghe, di ogni sorta di compensazioni, ecc.). Ci si sente male nella propria pelle. Per aiutare qualcuno a uscire da tutto questo ci vuole una mano tesa.

(da “La paura di amare” di Jean Vanier)

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