DIO SI FA UOMO AFFINCHÉ L’UOMO POSSA DIVENTARE DIO – 14 Dicembre 2017  

 Lo scandalo dell’incarnazione di Dio

   Le profezie avevano preannunciato e acclamato il Messia, proprio alla sua nascita, come “bambino sulle cui spalle è il potere, il cui Nome è Consigliere ammirabile, Dio potente, Padre per sempre, Principe della pace” ; e invece questo bambino apparve debole, nato in incognito. Una donna incinta partoriva un figlio in una grotta. Sicché nessuno se ne accorse, nessuno di quelli che contavano lo sapeva. Maria, la madre, dopo il parto lo avvolse in fasce e lo depose in una mangiatoia.

   Una nascita come tante, eppure era la nascita di un uomo che solo Dio ci poteva dare, un uomo che era la forma stessa di Dio (Fil 2,6), un uomo che era la Parola di Dio fatta carne. Da quel momento Dio non solo era presente in mezzo a noi, ma era uno di noi, umanità della nostra umanità, fratello di ogni umano.

   Ecco il mistero che celebriamo a Natale: l’Altissimo si è fatto bassissimo, l’Eterno si è fatto mortale, l’Onnipotente si è fatto debole, il Santo si è fatto solidale con i peccatori, l’Invisibile si è fatto visibile. Dio si è fatto uomo in Gesù, il figlio di Maria. Questo evento ha prodotto la crisi di ogni relazione nella quale Dio è Dio e l’uomo è un uomo, perché la trascendenza li separava. Con il Natale l’umanità è in Dio e Dio è nell’umanità, e non è più possibile dire e pensare Dio senza dire e pensare l’uomo. Quel bambino dalla nascita fino alla morte racconterà Dio con la sua vita, le sue parole, il suo comportamento, con il suo corpo offerto e consegnato in mano ai malfattori.

   Dopo San Bernardo, Francesco insisteva sull’umanità di Gesù e la sua incarnazione. Questo è un elemento essenziale del carisma francescano. Dopo questa nascita del Dio-uomo, esiste prima l’uomo e non il sabato,esiste prima l’uomo e non la legge, prima di adorare Dio a Gerusalemme lo si adora in Spirito e verità.

   Di questa rivelazione si fanno ministri gli angeli, prima l’angelo che apparve ai pastori, poi le schiere degli angeli – i 70 angeli delle nazioni, secondo Origene – che lodano Dio e riconoscono la sua gloria. Proprio quei pastori, ritenuti ultimi nella società di Israele, perché nel deserto non osservavano le leggi di purità, erano i primi destinatari del Vangelo. A loro l’angelo del Signore annuncia la buona notizia dell’oggi di Dio.

Fr. Michael A. Perry, OFM

Ministro generale

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