AMICIZIA (Angelo Casati) – 10 Dicembre 2017

I volti degli amici
sono come Terra Promessa:
pochi metri
di zolla nera e feconda
che conosco palmo a palmo.

I volti dei miei amici
sono come lo specchio del tempo.
Li interrogo in silenzio la sera:
negli occhi s’è fissata
e ancora vive, tutta,
l’avventura di un giorno:
ancora inseguono 
scomode immagini.
Dilaga nella piega
degli occhi
la lotta dei disperati,
l’amore dei folli,
questo nostro sperare
contro ogni speranza.

Sui volti dei miei amici
ripercorro ogni giorno
il sentiero inquieto
delle nostre domande
senza risposta.

Unica certezza
il Cristo Presenza e Assenza,
vicino come la carne
di uno sposo,
e atteso nella notte
con fiaccole
che faticano al vento
quasi fossero
sul punto di morire.

E noi, amici?
Noi chiamati
a rischiare la notte,
a decidere al buio
-quando fioca è la luce-
per un cammino o per l’altro.
Perché non parli, o Signore?

Nostra nuova condizione
è non sapere e sperare
contro ogni speranza.
Volti dei miei amici
volti senza presunzione,
immagine
della speranza dei folli.
Volti dei miei amici,
la terra del domani.

 

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