Leggiamo nel Libro del profeta Geremia: “Se non ascolterete, io piangerò in segreto la vostra superbia; il mio occhio verserà lacrime perché sarà deportato il gregge del Signore” (Ger 13,17). È proprio la durezza di cuore, che fa versare agli uomini di Dio lacrime amare per un popolo che non vuol ascoltare e non vuol vedere, che si dirige sull’orlo del burrone senza esserne pienamente consapevole. Piange Geremia, piange Gesù al suo ingresso in Gerusalemme: “Quando fu vicino alla città pianse su di essa dicendo:«Se avessi compreso anche tu, in questo giorno quello che porta alla pace! Ma ora è stato nascosto ai tuoi occhi. Per te verranno giorni in cui i tuoi nemici ti circonderanno di trincee, ti assedieranno e ti stringeranno da ogni parte; distruggeranno te e i tuoi figli dentro di te e non lasceranno in te pietra su pietra, perché non hai riconosciuto il tempo in cui sei stata visitata»” (Lc 19,41-44).