UN VUOTO DA RIEMPIRE

Domenica abbiamo celebrato la Pasqua, centro della nostra fede. Il brano liturgico di Giovanni ci porta davanti alla tomba vuota. “Pasqua” vuol dire passaggio, transizione. Gli apostoli sono di fronte all’enigma della tomba vuota, e loro stessi, ancora inconsapelvolmente, possono entrare in una dinamica, quella a cui li aveva chiamati Gesù: seguirlo. La Pasqua è andare oltre. Ma oltre cosa? Siamo di fronte al più grande di tutti gli ostacoli: la morte. Qui, in genere, non si va più da nessuna parte. Fine corsa. E, invece no: il capolinea è diventato un punto di partenza.

Perchè celebriamo la Pasqua? Per ricevere la notizia che Gesù ha vinto la morte? Non solo. Se la notizia fosse che Gesù è risorto, sarebbe un’informazione storica come tante altre. La notizia è ancora più grande: si può seguire Gesù oltre quell’ostacolo. Ogni uomo può entrare nella vita di questa qualità, capace di andare oltre il nulla. Ogni sepolcro, se uno è in Cristo, diventa una porta verso il Padre.

Fabio Rosini

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