E come devo amare il mio prossimo? Come “me stesso”. Non lascia spazio a scappatoie e giustificazioni, cade ogni barriera. È naturale che noi tendiamo a conservarci, a difenderci, a favorirci, a custodire e coltivare il nostro io. Identica applicazione e sollecitudine ci viene richiesta nei confronti del prossimo. Si prospetta per noi, egoisti per natura, una svolta radicale: assumere il punto di vista dell’altro; dare all’altro esattamente ciò che riteniamo di dovere a noi stessi. Non vivere per sé, ma per gli altri: è qui che si costituisce l’unità indissolubile tra amore di Dio e amore del prossimo.
Hans Küng