ECCOMI, SONO LA SERVA DEL SIGNORE: AVVENGA PER ME SECONDO LA TUA PAROLA

Pensate, se qualcuno dice «eccomi», «ci sono», «ci sono per te», nasce la vita, nasce la speranza.
Perchè è il contrario del «tirarsi indietro», del non prendersi una responsabilità, è il coraggio di rispondere: «ci sono, eccomi». Alla memoria mi è ritornato un testo di don Primo Mazzolari:

“Ci impegniamo noi e non gli altri, unicamente noi e non gli altri, né chi sta in alto né chi sta in basso, né chi crede né chi non crede.
Ci impegniamo senza pretendere che altri s’impegnino con noi o per suo conto, come noi o in altro modo.
Ci impegniamo senza giudicare chi non s’impegna, senza accusare chi non s’impegna, senza condannare chi non s’impegna, senza cercare perché non s’impegna, senza disimpegnarci perché altri non s’impegnano.
Il mondo si muove se noi ci muoviamo, si muta se noi ci mutiamo, si fa nuovo se qualcuno si fa nuova creatura, imbarbarisce se scateniamo la belva che è in ognuno di noi.
L’«ordine nuovo»incomincia se qualcuno si sforza di divenire un «uomo nuovo».
La primavera incomincia con il primo fiore, il giorno con il primo barlume, la notte con la prima stella, il torrente con la prima goccia, il fuoco con la prima scintilla, l’amore con il primo sogno.
Ci impegniamo perché noi crediamo nell’Amore, la sola certezza che non teme confronti, la sola che basta per impegnarci perdutamente.”
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Angelo Casati
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Beato Angelico, L’Annunciazione, 1449 ca, Madrid.

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