SAN BONAVENTURA: AMORE E CONOSCENZA

 

Insegnare agli ignoranti” è un’opera di misericordia spirituale, che alle nostre orecchie suona un po’ antiquata, se non addirittura offensiva! Guardando a san Bonaventura (nato a Bagnoregio, a poche decine di chilometri da Farnese), frate minore ed eminente teologo considerato “secondo” solo a San Francesco per il ruolo che ebbe all’interno dell’Ordine, si coglie appieno il rapporto fra amore e conoscenza: amore per Dio e per gli uomini, che spinge il vero sapiente ad elargire le luci intellettuali e spirituali ricevute in dono dal Creatore. Non è facile essere sapienti ed umili al tempo stesso, abili ragionatori e contemplativi: Bonaventura, descritto come “uomo buono, affabile, pio e misericordioso, colmo di virtù, amato da Dio e dagli uomini” da un suo contemporaneo, riuscì ad esserlo perchè il suo sguardo era sempre rivolto a Cristo, centro unificatore del suo pensiero, del suo insegnamento e dell’opera di governo che svolse nei diciassette anni (dal 1257 al 1274) in cui fu Ministro generale dell’Ordine.

Alla sua intercessione affidiamo in particolare la Provincia dei “nostri” frati minori del Lazio e dell’Abruzzo, a lui intitolata, che in questi giorni ha rinnovato il proprio Governo.  

 

 

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