Non è sufficiente, quindi, un atteggiamento di «cura» della natura (non sprecare, risparmiare, calcolare e reintegrare fin da subito i costi ecologici…). Tutto questo è profondamente giusto, ma c’è bisogno di molto di più. È necessario arrivare a riscoprire la Natura…
– come nostro ambito di appartenenza
– come nostra nicchia biologica
– come nostra placenta
– come cammino di sviluppo e cammino spirituale
– come «rivelazione» massima per noi stessi.
Si tratta di una nuovo modo di capire non soltanto il cosmo, ma noi stessi all’interno di esso, una vera «rivoluzione copernicana». Un nuovo paradigma.
Testi dell’Agenda Latinoamericana mondiale, 2017