CHI NON GRIDA PIU’, PERDE DIO – 30 Marzo 2020

Finché rimproveriamo Dio per le nostre sventure, finché litighiamo con lui, siamo ancora dentro l’orizzonte di quella fede. È la fine del grido che segna l’inizio dell’ateismo muto – il grido di abbandono di Gesù in croce ha fatto dei ‘perché’ senza risposta i fili più robusti di quella stessa fede-corda: «Oh se squarciassi il cielo e scendessi!» (Is 63,19). Finché gridiamo e protestiamo perché la vita adulta ci appare tradimento delle promesse del primo incontro della giovinezza, stiamo ancora fedeli alla prima vocazione.

(Luigino Bruni, “Il buono che resiste dà radici al futuro e salva tutti”, Avvenire)

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