NOTA DI SOLENNITÀ – 20 Febbraio 2020

affreschi dell’aula – chiesa del monastero

         Se qualcuno comincia e ricomincia a vivere bene il presente nella sua vita, t’accorgi che col tempo – anche se non vi ha messo un’apposita intenzione – le sue azioni hanno preso la nota della solennità. Per cui osservi che la vita di quel fratello è poggiata su un unico supporto soprannaturale: l’amore verso Dio.
         Di lui tu puoi dire, ad esempio, che è: immerso in Dio nella preghiera, libero e allegro in compagnia; preciso nel suo dovere; esigente con se stesso; fraterno con tutti; intransigente nella disciplina di chi da lui dipende; misericordioso con chi cade convinto come roccia del suo nulla e dell’onnipotenza di Dio; insoddisfatto spesso del suo operato, sempre pronto però a sperare e ricominciare.

(Chiara Lubich)

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