(Una settimana con Chiara)
Chiara aveva già fissato lo sguardo ardentissimo dell’intimo desiderio della Luce e, avendo trasceso la sfera delle vicende terrene, apriva del tutto il suo intimo alla pioggia delle grazie (dalla “Legenda di santa Chiara”).
La persona umana è un essere che porta nel suo cuore un mistero più grande di lui stesso: tutto sta nel percepire, nel “fissare lo sguardo” come Chiara sul mistero-dono per incontrare Colui con il quale si può vivere in pienezza. Questo “fissare lo sguardo” nella Luce che abita una creatura finita si trasforma progressivamente in un desiderio di Dio e in un impegno totale della persona a fargli spazio, a togliere ogni impedimento all’unione, per vivere quotidianamente questa relazione in profondità.
Ogni rapporto umano, ogni avvenimento della vita, letti alla luce dello Spirito, diventano per noi un’occasione di discernimento della volontà di Dio e di accoglienza del suo disegno su di noi.
(Giacomo Bini, “Chiara d’Assisi un inno di lode”)