SPECIALISTA NEL TRASFORMARE LE MORTI IN VITA – 26 Aprile 2019

            Dio ci chiede di guardare la vita come la guarda Lui, che vede sempre in ciascuno di noi un nucleo insopprimibile di bellezza. Nel peccato, vede figli da rialzare; nella morte, fratelli da risuscitare; nella desolazione, cuori da consolare. Non temere, dunque: il Signore ama questa tua vita, anche quando hai paura di guardarla e prenderla in mano. A Pasqua ti mostra quanto la ama: al punto da attraversarla tutta, da provare l’angoscia, l’abbandono, la morte e gli inferi per uscirne vittorioso e dirti: “Non sei solo, confida in me!”. Gesù è specialista nel trasformare le nostre morti in vita, i nostri lamenti in danza (cfr. Sal 30,12): con Lui possiamo compiere anche noi la Pasqua, cioè il passaggio: passaggio dalla chiusura alla comunione, dalla desolazione alla consolazione, dalla paura alla fiducia. Non rimaniamo a guardare per terra impauriti, guardiamo a Gesù risorto: il suo sguardo ci infonde speranza, perché ci dice che siamo sempre amati e che nonostante tutto quello che possiamo combinare il suo amore non cambia. Questa è la certezza non negoziabile della vita: il suo amore non cambia. Chiediamoci: nella vita dove guardo? Contemplo ambienti sepolcrali o cerco il Vivente?

(Papa Francesco, Omelia della Veglia pasquale 2019)

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