Che cosa significa essere capaci di osservare i gigli del campo e gli uccelli del cielo? Significa assumere un atteggiamento contemplativo. Abbiamo bisogno di guardare, non però come facciamo abitualmente, visto che la maggior parte delle volte il nostro sguardo va a morire sulle nostre scarpe. Siamo sfidati a uno sguardo che vada al di là di noi, che valichi i limiti di una vita già tratteggiata, che trascenda il perimetro delle nostre preoccupazioni, che si proietti oltre ciò che noi riusciamo a vedere da soli…perché la vita non si risolve solo in quello che riusciamo a fare, ma nel dialogo misterioso tra la nostra dimensione e quella scala più ampia che è la stessa vita; nel dialogo tra ciò che si presenta come conquista e ciò che sboccia come dono inspiegabile; nell’interazione tra il qui e adesso e ciò che è dell’ordine dell’eterno.
(José Tolentino de Mendonça)
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Ph Chiara Politini
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