«Giovanni gli disse:
“Maestro, abbiamo visto uno
che scacciava i demoni nel tuo nome
e glielo abbiamo vietato,
perché non era dei nostri”.
Ma Gesù disse:
“Non glielo proibite,
perché non c’è nessuno
che faccia un miracolo nel mio nome
e subito dopo possa parlare male di me”».
Mc 9,38-39
È chiaro da tutto il vangelo di Marco che l’unico da seguire è Gesù: nessun discepolo a sua volta diventa maestro, ma resta sempre discepolo, alla sequela di Gesù, l’unico Maestro.
Il termine di confronto della sequela non siamo quindi «noi», ma è il suo «nome»: gli altri devono seguire solo lui, che anche noi tutti dobbiamo seguire.
(Silvano Fausti)