Francesco aveva attribuito l’appellativo di «fratello mosca» a un frate che, a causa della sua vita disordinata e poco edificante, costituiva per i confratelli un motivo di turbamento: questi, infatti, non voleva lavorare, né andare per l’elemosina e neppure aveva troppa voglia di pregare; mangiava, però, quand’era il momento senza scrupolo. A costui Francesco disse: «Va’ per la tua strada, fratello mosca! Tu vuoi mangiare il lavoro dei tuoi fratelli, ma sei ozioso nell’opera di Dio» (FF 1635).
(Felice Accrocca)