La radice di ogni comportamento di Francesco sta nel rapporto che egli seppe ricostruire con Dio, quel Dio che l’aveva amato dall’eternità e al quale egli non aveva prestato attenzione per buona parte della propria vita. Dopo un travaglio durato anni, giunse a scelte definitive con l’abbandono dei valori perseguiti dal mondo (e che fino all’età di ventiquattro anni erano stati anche i suoi) per riscoprire la bontà e la paternità di Dio – tutto acquistò un senso diverso: i poveri gli manifestarono il volto di Cristo, i nemici divennero uomini da amare, gli animali divennero i suoi fratelli più piccoli, il creato si rivelò ai suoi occhi come l’orma del Creatore.
(Felice Accrocca)