ETTY HILLESUM – PENSIERI – 14 Gennaio 2018

    Case con le porte aperte

    «Com’è grande lo sconforto interiore delle tue creature terrestri, mio Dio! Ti ringrazio per aver fatto venire a me tante persone con tutta la loro disperazione. Mi parlano con calma, superficialmente, ed ecco che d’improvviso il loro sconforto si rivela nella sua nudità. E ho davanti un povero, piccolo essere umano disperato, che si chiede come continuare a vivere. È qui che cominciano le mie difficoltà. Non basta parlare di te, mio Dio, per disseppellirti e farti tornare alla luce nel cuore degli altri. Bisogna sgomberare nell’altro la strada che porta a te, mio Dio, e per fare questo bisogna essere grandi conoscitori dell’animo umano.

    Talvolta le persone sono per me come case con le porte aperte. Entro, vago attraverso stanze e corridoi. Ogni casa è arredata in un modo un po’ diverso, eppure sono tutte simili, e si dovrebbe poter fare di ognuna di loro un santuario per te, mio Dio. E te lo prometto, te lo prometto, mio Dio, ti cercherò una sistemazione e un tetto nel maggior numero di case possibile. È un’immagine divertente: mi metto all’opera per cercarti un tetto. Ci sono tante case disabitate, e io ti farò entrare come l’ospite più importante che esse possano accogliere».

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