I POVERI DALLE PORTE AL CUORE DELLA CHIESA
Invito la Chiesa intera e gli uomini e le donne di buona volontà a tenere fisso lo sguardo, in questo giorno, su quanti tendono le loro mani gridando aiuto e chiedendo la nostra solidarietà. Sono nostri fratelli e sorelle, creati e amati dall’unico Padre celeste. Questa Giornata intende stimolare in primo luogo i credenti perché reagiscano alla cultura dello scarto e dello spreco, facendo propria la cultura dell’incontro. Al tempo stesso l’invito è rivolto a tutti, indipendentemente dall’appartenenza religiosa, perché si aprano alla condivisione con i poveri in ogni forma di solidarietà, come segno concreto di fratellanza.
Dio ha creato il cielo e la terra per tutti; sono gli uomini, purtroppo, che hanno innalzato confini, mura e recinti, tradendo il dono originario destinato all’umanità senza alcuna esclusione.
Benedette le mani
che si aprono ad accogliere
i poveri e a soccorrerli:
sono mani che portano la
speranza.
Benedette le mani
che superano ogni barriera di cultura,
di religione e di nazionalità
versando olio di consolazione sulle piaghe
dell’umanità.
Benedette le mani
Che si aprono senza chiedere nulla in cambio,
senza “se”, senza “però”, senza “forse”:
sono mani che fanno scendere sui fratelli
la benedizione di Dio.