In vista dell’educazione alla preghiera occorrerà poi sviluppare degli elementi che stanno nello spazio di una formazione segnata dalla riflessività.
La riflessività indica che l’uomo è chiamato a pensare ciò che vive mentre lo vive, a leggere criticamente tutto ciò che fa sapendovi vedere e leggere se stesso, quasi sviluppando un terzo occhio capace di vedere se stesso, quasi guardando se stesso dall’esterno e così conoscersi e migliorarsi.
Questi elementi, questi specchi, ci invitano a lasciarci guidare dallo Spirito, ben sapendo che la preghiera cristiana avviene grazie allo Spirito Santo:
“Lo Spirito viene in aiuto alla nostra debolezza; non sappiamo infatti come pregare in modo conveniente, ma lo Spirito stesso intercede con gemiti inesprimibili“ (Rm 8,26)
OGGI SI CELEBRA IL PERDONO DI ASSISI