IL PELLEGRINAGGIO INTERIORE – 20 Luglio 2017

L’appello è ad iniziare un viaggio, un esodo, un pellegrinaggio interiore. ‘Il viaggio più lungo è il viaggio interiore’: occorrono infatti l’umiltà del cercatore, la sete del viandante, la perseveranza del pellegrino per compiere questo viaggio nel profondo di sé. E’ la ricerca del senso della vita, della verità interiore. Si tratta di trovare un centro che non è fuori di noi, ma in noi.
La vita interiore esige coraggio. Non sappiamo dove ci porterà questo viaggio interiore e quali scoperte ci dischiuderà. Sì, la vita interiore chiede il coraggio di non conformarsi alle mode, di tirarsi fuori dal gregge, rischiando la solitudine, l’impopolarità e perfino la crisi: vedere in faccia se stessi è spesso fonte di disillusioni, è atto che spezza le idealizzazioni di sé, le immagini di noi che ci siamo forgiati. Tutto questo può implicare l’entrare in crisi e il subire ferite. Il lavoro di discesa nel proprio cuore, di ricerca della propria verità non lo intravede chi ha paura delle ferite, della sofferenza che a lui ne può derivare. Quando la verità vuole rivelarsi all’uomo fa uso di un grande dolore: vi è sempre il prezzo di un’acuta sofferenza da pagare al disvelarsi della verità. La paura può paralizzare e impedire il cammino interiore, ma allora si resterà spettatori della vita, ed essa ci passerà accanto come un’estranea (Luciano Manicardi, La vita interiore oggi).

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