“… poni il tuo cuore nella figura della divina sostanza e trasformati tutta, attraverso la contemplazione, nell’immagine della Sua divinità” (3^ lett. 13).
Questo è ciò che Chiara d’Assisi raccomanda ad Agnese di Praga e, come una madre premurosa, lo ricorda anche a noi. Innanzitutto ci ricorda di prendere contatto con noi stessi: “poni il tuo cuore”. Il nostro cuore indica la parte più profonda e autentica di noi e di solito è la parte da cui tendiamo a fuggire, escogitando diverse vie di fuga. Ed è comprensibile, perché all’inizio troviamo un grande vuoto ad attenderci. Un vuoto che fa paura e nel quale è necessario restare per scoprire che nasconde una Presenza.