L’attività contemplativa non è essenzialmente un’attività “religiosa” dell’uomo: la struttura della nostra intelligenza punta sulla contemplazione come alla sua legge vitale. Un’intelligenza normale trova scampo dalla confusione nella contemplazione. Intelligenza confusa significa intelligenza perduta nella pluralità degli oggetti, affogata in una realtà caotica, incapace di dominarla come un naufrago che non possa emergere sulle onde del mare. Intelligenza contemplativa è quella che è riuscita ad emergere dal mare della pluralità e ordinarla.
Arturo Paoli