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IL DIGIUNO – 17 Febbraio 2018

Il digiuno toglie forza alla nostra violenza, ci disarma, e costituisce un’importante occasione di crescita. Da una parte, ci permette di sperimentare ciò che provano quanti mancano anche dello stretto necessario e conoscono i morsi quotidiani dalla fame; dall’altra, esprime la condizione del nostro spirito, affamato di bontà e assetato della vita di Dio. Il digiuno ci sveglia, ci fa più attenti a Dio e al prossimo, ridesta la volontà di obbedire a Dio che, solo, sazia la nostra fame.
Vorrei che la mia voce giungesse al di là dei confini della Chiesa Cattolica, per raggiungere tutti voi, uomini e donne di buona volontà, aperti all’ascolto di Dio. Se come noi siete afflitti dal dilagare dell’iniquità nel mondo, se vi preoccupa il gelo che paralizza i cuori e le azioni, se vedete venire meno il senso di comune umanità, unitevi a noi per invocare insieme Dio, per digiunare insieme e insieme a noi donare quanto potete per aiutare i fratelli!

 (dal Messaggio del Santo Padre Francesco per la Quaresima 2018)

L’ELEMOSINA – 16 Febbraio 2018

L’esercizio dell’elemosina ci libera dall’avidità e ci aiuta a scoprire che l’altro è mio fratello: ciò che ho non è mai solo mio. Come vorrei che l’elemosina si tramutasse per tutti in un stile di vita! Come vorrei che, in quanto cristiani, vedessimo nella possibilità di condividere con gli altri i nostri beni una testimonianza concreta della comunione che viviamo nella Chiesa. Faccio mia l’esortazione di san Paolo, quando invitava i Corinti alla colletta per la comunità di Gerusalemme: «Si tratta di cosa vantaggiosa per voi» (2Cor 8,10). In Quaresima molti organismi raccolgono collette a favore di Chiese e popolazioni in difficoltà. Ma come vorrei che anche nei rapporti quotidiani, davanti a ogni fratello che ci chiede un aiuto, pensassimo che lì c’è un appello della divina Provvidenza: ogni elemosina è un’occasione per prendere parte alla Provvidenza di Dio verso i suoi figli; e se Egli oggi si serve di me per aiutare un fratello, come domani non provvederà anche alle mie necessità, Lui che non si lascia vincere in generosità?

 (dal Messaggio del Santo Padre Francesco per la Quaresima 2018)

COSA FARE? – 15 Febbraio 2018

Se vediamo nel nostro intimo e attorno a noi i segnali del raffreddarsi della carità, ecco che la Chiesa, nostra madre e maestra, assieme alla medicina, a volte amara, della verità, ci offre in questo tempo di Quaresima il dolce rimedio della preghiera, dell’elemosina e del digiuno.
Dedicando più tempo alla preghiera, permettiamo al nostro cuore di scoprire le menzogne segrete con le quali inganniamo noi stessi, per cercare finalmente la consolazione in Dio. Egli è nostro Padre e vuole per noi la vita.

(dal Messaggio del Santo Padre Francesco per la Quaresima 2018)

UN CUORE FREDDO – 14 Febbraio 2018

Dante Alighieri, nella sua descrizione dell’inferno, immagina il diavolo seduto su un trono di ghiaccio; egli abita nel gelo dell’amore soffocato. Chiediamoci: come si raffredda in noi la carità? Quali segnali indicano che in noi l’amore rischia di spegnersi?
Spegne la carità anzitutto l’avidità per il denaro, «radice di tutti i mali» (1Tm 6,10); ad essa segue il rifiuto di Dio e di trovare consolazione in Lui, preferendo la nostra desolazione al conforto della sua Parola e dei Sacramenti. Tutto ciò si tramuta in violenza contro coloro che sono ritenuti una minaccia alle nostre ‘certezze’: il bambino non ancora nato, l’anziano malato, l’ospite di passaggio, lo straniero, il prossimo che non corrisponde alle nostre attese.
L’amore si raffredda anche nelle nostre comunità. I segni più evidenti di questa mancanza di amore sono: l’accidia egoista, il pessimismo sterile, la tentazione di isolarsi e di impegnarsi in continue guerre fratricide, la mentalità mondana che induce ad occuparsi solo di ciò che è apparente, riducendo l’ardore missionario.

(dal Messaggio del Santo Padre Francesco per la Quaresima 2018)

I FALSI PROFETI – 13 Febbraio 2018

I falsi profeti sono ‘incantatori di serpenti’, approfittano delle emozioni umane per rendere schiave le persone. Quanti figli di Dio sono suggestionati dalle lusinghe del piacere di pochi istanti, scambiato per felicità! Quanti vivono incantati dall’illusione del denaro, schiavi di interessi meschini! Quanti vivono pensando di bastare a sé stessi!
Altri falsi profeti sono ‘ciarlatani’ che offrono soluzioni immediate alle sofferenze, rimedi completamente inefficaci: il falso rimedio della droga, di relazioni ‘usa e getta’, di guadagni facili ma disonesti! Quanti ancora sono irretiti in una vita completamente virtuale, in cui i rapporti sembrano più semplici e veloci per rivelarsi poi drammaticamente privi di senso! Questi truffatori, che offrono cose senza valore, tolgono ciò che è più prezioso come la dignità, la libertà e la capacità di amare. È l’inganno della vanità, che ci porta a cadere nel ridicolo; e dal ridicolo non si torna indietro. Da sempre il demonio,  «menzognero e padre della menzogna» (Gv 8,44), presenta il male come bene e il falso come vero. Ognuno è chiamato a discernere nel suo cuore ed esaminare se è minacciato dalle menzogne di questi falsi profeti.

 (dal Messaggio del Santo Padre Francesco per la Quaresima 2018)

PER IL DILAGARE DELL’INIQUITÀ L’AMORE DI MOLTI SI RAFFREDDERÀ (Mt 24,12) – 12 Febbraio 2018

Questa frase del Vangelo si trova nel discorso che riguarda la fine dei tempi e che è ambientato a Gerusalemme, sul Monte degli Ulivi, proprio dove avrà inizio la passione del Signore. Rispondendo a una domanda dei discepoli, Gesù annuncia una grande tribolazione e descrive la situazione in cui potrebbe trovarsi la comunità dei credenti: di fronte ad eventi dolorosi, alcuni falsi profeti inganneranno molti, tanto da minacciare di spegnere nei cuori la carità che è il centro di tutto il Vangelo.

(dal Messaggio del Santo Padre Francesco per la Quaresima 2018)

UNA BENEDIZIONE PER TUTTI – 11 Febbraio 2018

Vi mando un affettuoso saluto 

Con grande affetto

Ve lo auguro per tutto ciò che fate

Che abbiate un felice lavoro

Di andare avanti

Di superare avversità

Di vedere la vita con occhi belli

Perché la vita è molto bella

Però bisogna saperla vedere in modo bello

Prego per voi

Vi chiedo di pregare per me

E vi do la mia benedizione

Nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo.

Ciao!

(Papa Francesco)

AL PROSSIMO SINODO DEI GIOVANI – 10 Febbraio 2018

Come coniugare la libertà interiore e l’impegno fattivo per la promozione integrale della persona umana, fin dal suo concepimento, con la necessità di provvedere alla sopravvivenza spicciola in un contesto segnato dall’ingiustizia, dalla disattenzione pratica verso il dramma della disoccupazione, della dispersione dei talenti, dell’apatia, dal bombardamento ideologico che mina alle basi la cultura della vita e del rispetto della dignità umana?

Una difesa integrale della persona, e dei giovani, che sono la categoria più in pericolo, sotto il profilo occupazionale, morale, motivazionale è ciò che ci si aspetta da questo sinodo, perché la prima e più autentica vocazione è quella della vita, e ad una vita dignitosa e serena, una vita da figli di Dio, una vita che sappia anche custodire quella degli altri. Una vita piena nella certezza che ogni vita è un’unica ed infinita possibilità di pienezza.

(Simone E. Tropea)

I TESORI DELLA DOTTRINA SOCIALE DELLA CHIESA – 9 Febbraio 2018

Occorre offrire ai giovani una conoscenza minima ed un’elementare capacità di declinare i tesori della Dottrina sociale della Chiesa nelle situazioni concrete in cui ci troviamo a vivere, che rispondono sovente a logiche contrarie. Logiche che ripudiano il senso eucaristico della vita e la possibilità di spendersi generosamente, senza ottenere benefici e vantaggi personali, ma solo per gustare la gioia di costruire percorsi di autenticità e di bene nel tempo, promessa di quella pienezza futura che è il segreto della nostra serenità e l’origine ed il culmine del nostro desiderio.

(Simone E. Tropea)

LA CORRESPONSABILITÀ STORICA DEL CREDENTE – 8 Febbraio 2018

Maturare il sentimento di quella che D. Bonheffer definisce ‘la corresponsabilità storica del credente’ vuol dire verificare in profondità le modalità in cui il Vangelo, accolto ed esperito come orizzonte sempre inedito, come infinita possibilità di pienezza per la vita di ogni singolo uomo e di ogni singola generazione di uomini che vivono ed operano in un presente concreto, appaia effettivamente come una pro-vocazione ad elaborare soluzioni storicamente feconde di fronte al dramma dell’ingiustizia, della diseguaglianza, della prevaricazione, del rancore e dell’invidia sociale. Realtà oggettive che si trasformano in lassismo, ipocrisia, arrivismo egotista, cinismo e violenza, disattenzione verso gli ultimi, gli anziani, i malati, i bambini non nati, chi non ce la fa a seguire il ritmo frenetico del cambiamento d’epoca che ci coinvolge tutti.

(Simone E. Tropea)

I SÌ E I NO CHE CONTANO – 7 Febbraio 2018

È il mio tempo, è la vita che ho tra le mani! Solo chi ama l’oggi, può amare il futuro. Di un amore mai immobile, mai fermo allo status quo, ma proiettato oltre. Un amore che vede ovunque, anche nel buio della vita, un’occasione di cambiamento, di conversione, una piccola luce che può annullare anche le tenebre più oscure. Allora, all’inizio di questo nuovo anno, riempiamo di bellezza il nostro tempo, non sprechiamolo, illuminiamolo con i sì e i no che contano, teniamolo lontano dalla rassegnazione! Lì dove siamo, in famiglia, a scuola, sul lavoro, nell’impegno di ogni giorno. Come diceva frère Roger, fondatore della Comunità di Taizè, basta veramente un pugno di giovani per cambiare il corso della storia di una città, di un Paese, in definitiva del mondo intero. Giovani appassionati, puliti, pronti a fare della propria debolezza una chiave di incontro, la loro forza. Come? Credendoci, camminando con gli altri, tenendo viva la fiducia. Il 2018 li sta già aspettando.

(Ernesto Olivero)