UN CUORE FREDDO – 14 Febbraio 2018

Dante Alighieri, nella sua descrizione dell’inferno, immagina il diavolo seduto su un trono di ghiaccio; egli abita nel gelo dell’amore soffocato. Chiediamoci: come si raffredda in noi la carità? Quali segnali indicano che in noi l’amore rischia di spegnersi?
Spegne la carità anzitutto l’avidità per il denaro, «radice di tutti i mali» (1Tm 6,10); ad essa segue il rifiuto di Dio e di trovare consolazione in Lui, preferendo la nostra desolazione al conforto della sua Parola e dei Sacramenti. Tutto ciò si tramuta in violenza contro coloro che sono ritenuti una minaccia alle nostre ‘certezze’: il bambino non ancora nato, l’anziano malato, l’ospite di passaggio, lo straniero, il prossimo che non corrisponde alle nostre attese.
L’amore si raffredda anche nelle nostre comunità. I segni più evidenti di questa mancanza di amore sono: l’accidia egoista, il pessimismo sterile, la tentazione di isolarsi e di impegnarsi in continue guerre fratricide, la mentalità mondana che induce ad occuparsi solo di ciò che è apparente, riducendo l’ardore missionario.

(dal Messaggio del Santo Padre Francesco per la Quaresima 2018)

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