“Oggi
si è riempita questa Scrittura
nei vostri orecchi”».
Lc 4,21
La Scrittura trova il suo compimento nell’orecchio di chi ascolta Gesù che l’annuncia: ciò che essa promette si annuncia come realizzato in lui e l’ascolto della sua parola, in quanto detta da lui, ne è il pieno compimento nella fede, che fa accadere «anche qui» oggi ciò che lui ha fatto allora.
Gesù ci appare fin dall’inizio più che scriba e profeta: non solo spiega la parola di Dio, ma l’attualizza. Quest’attualizzazione non consiste nell’adattarla al proprio tempo, ma nel «renderla attuale»: traduce in atto quanto la Parola dice e, nell’obbedienza, rende la sua vita attuale, contemporanea ad essa. Egli è l’ascoltatore che la compie, il perfetto ascoltatore in cui la parola di Dio trova la sua esecuzione piena. Egli, il Figlio obbediente, è il compimento di ogni parola.
Così, anche per noi, attualizzare la Parola significa ascoltare il vangelo. L’obbedienza ad esso ci rende attuali all’oggi di Dio, odierni a Gesù, il Figlio.
(Silvano Fausti)