E SE DOVESSIMO NASCERE TANTE VOLTE?

 

 

La fragilità dell’uomo è espressa da Maria Zambrano così: «L’uomo deve non tanto costruire la sua vita, quanto proseguire la sua incompiuta nascita; deve nascere via via lungo la propria esistenza, ma non in solitudine, bensì con la responsabilità di vedere e di essere visto, di giudicare e di essere giudicato, di dover edificare un mondo in cui possa venir racchiuso questo essere prematuramente nato».

(“L’umana fragilità e la virtù della cura”, Luciano Manicardi)

 

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