RISPONDERE ALLE INQUIETUDINI – 16 Ottobre 2019

         Abbiamo due modi per prendere sul serio la nostra inquietudine: i peccati e la vita spirituale. Voi direte: no! Invece i peccati sì! Molto spesso i nostri peccati li compiamo spinti dalle nostre inquietudini: ad esempio, vogliamo sentirci amati e molto spesso le più grandi stupidaggini della nostra vita le facciamo spinti dall’inquietudine di voler essere amati, ma allo stesso tempo la nostra vita spirituale si costruisce sul prendere sul serio la nostra inquietudine; quindi noi abbiamo un modo positivo e un modo negativo di prendere sul serio la nostra inquietudine. Anche S. Francesco d’Assisi aveva questo modo positivo e negativo: gli amici, le feste, le compagnie, le notti brave, erano un modo per prendere sul serio queste inquietudini; un modo sbagliato, un modo che non lo conduceva lontano. Ma poi, è la vita stessa che mette Francesco nelle condizioni di capire davvero qual è la posizione giusta: quando lo fanno prigioniero, quando vive in carcere, quando si accorge che deve stare costretto in un posto, Francesco proprio in quel momento di fragilità – che viene dalla sua storia, non viene dalla sua bravura – è la vita che lo mette nelle condizioni di accorgersi di chi è davvero, cioè è la vita che lo ridimensiona.

         (Luigi M. Epicoco)

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